"E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con loro, così come egli era, nella barca" Gesù manifestava la Sua potenza sotto gli occhi sbalorditi, meravigliati dei Suoi discepoli: “chi è Costui?” (v.41).
L’intensità e la fatica dei numerosi impegni, faceva si che il Maestro alla fine di una giornata era sfinito. Nel dire: “Passiamo all’altra riva”, Gesù aveva espresso chiaramente la Sua convinzione di aver terminato il Suo lavoro in quel posto e la chiara intenzione di riposare. I discepoli prendono Gesù nella barca “così com’era” (v.36).
1. Non sempre Gesù “così com’è” fa comodo
Quando dobbiamo praticare tutto ciò che Egli insegna. Un giorno “molti dei suoi discepoli… dissero: “questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?”... “Da allora… si tirarono indietro e non andavano più con lui”... Gesù disse ai dodici: “Non ve ne volete andare anche voi?” (Giovanni 6:60,66,67). Se vogliamo seguirLo, dobbiamo accettarLo “così com’e”.
Perché dobbiamo accettare il Suo piano, anche se ciò comporta rinunciare ai nostri progetti. Un giorno “Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno”. Allora Pietro cercò di distoglierlo dal Suo proponimento. Gesù gli disse: “Vattene via da me, Satana” (Matteo 16:23).
Certo, anche i discepoli a volte Lo vorrebbero diverso da come Egli è!
2. Accettare Gesù “così com’è”, è occasione di vera benedizione
Anche se Gesù era sfinito, nella tempesta, gridare a Lui e furono liberati.
Anche se “stanco”, Gesù è potente ad offrire il riposo (cfr. Matteo 11:28), anche quando è affamato, rimane “il Pane della Vita” (Giovanni 6:35), anche se soffre la sete, può sempre gridare: “Se alcuno ha sete, venga a me e beva” (Giovanni 6:48; 7:37).
Conclusione
Molti sono pronti a riconoscere Gesù come Salvatore, guaritore, Colui che risolve i nostri problemi ed è il Principe della Pace, ma non vogliono sottomettersi alla Sua volontà e alla Sua Signoria!
Noi non volgiamo Gesù nella barca della nostra vita, solo per affrontare le tempeste, ma vogliamo accoglierLo “così com’è”!
Signore vogliamo riceverti come Colui che può controllare tutti i miei sentimenti, i miei proponimenti, le mie azioni.
Che possiamo realizzare “...non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Galati 2:20).
V.M
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